La Ripetizione Focalizzata è una strategia fondamentale per aiutare i bambini che non parlano ancora a dire nuove paroline: ma quali sono quelle giuste da stimolare?
Nell’articolo su come stimolare il linguaggio attraverso la lettura dei libricini ti ho parlato della strategia della Ripetizione Focalizzata.
Magari la stai già applicando con il tuo bambino, dopo aver letto l’eBook “Le 15 Strategie quotidiane per favorire lo sviluppo del linguaggio”.
Ma quando i bambini non parlano ancora, quali sono le parole più adatte da stimolare? Come le scegliamo?
La Ripetizione Focalizzata consiste nel ripetere al bambino una parola specifica (parola chiave) per almeno 5 volte di seguito, prima singolarmente e poi in 4 brevi frasi: “Nanna. Il gatto fa la nanna. Il cane fa la nanna. Tutti fanno la nanna. Anche noi facciamo la nanna!”
La utilizzi mentre guardate insieme un libricino, durante un gioco, nelle routines quotidiane.
Lo scopo è che il tuo bimbo provi pian piano, spontaneamente, a imitare la parolina.
Ma alcune parole possono essere per lui più semplici, e altre, al contrario, troppo difficili. Diventa quindi fondamentale capire come sceglierle.
Ecco le caratteristiche che deve avere una buona parola chiave:
Conosciuta nel suo significato
Un bambino imparerà a dire una nuova parola solo se già ne conosce chiaramente il significato, cioè se è presente nel suo bagaglio di comprensione verbale.
Fai delle prove per capire se il tuo bimbo associa correttamente quella parola al significato: la indica tra varie immagini o in un libricino quando la nomini? ti porta quell’oggetto se glielo chiedi? Altrimenti, scartala. Non sarà una buona parola chiave.
Interessante e motivante
La parola deve rappresentare ciò a cui lui sta prestando attenzione: può essere un gioco che ha in mano, una cosa o un’immagine di un libro che sta guardando, un’azione che sta compiendo. Ma deve essere ciò su cui, in quel preciso momento in cui la dici, è rivolto il suo interesse.
Così stimoli l’associazione del link parola-significato e la sua motivazione a ripetere.
Per questo motivo puoi scegliere la parola chiave anche tra quelle che sono per lui più “motivanti”: cose che ti chiede spesso da mangiare, i suoi giochi preferiti, l’animale domestico con cui va d’accordo,…
Giusta lunghezza
La parola chiave deve essere adeguata al livello di linguaggio che il tuo piccolino ha raggiunto fino ad ora, altrimenti diventa abbastanza improbabile che possa tentare di imitarla.
Se produce ancora lallazione o singole sillabe, scegli parole chiave di 1 sillaba:
versi di animali, onomatopee di rumori, parole brevi come più, via, mio, giù, su, buh!,…
Se produce già qualche parolina facile di 2 sillabe, come mamma o papà, scegli parole chiave di 2 sillabe: ricorda che le più semplici sono quelle in cui la stessa sillaba viene ripetuta (mamma, papà, nanna, cacca, pappa,…). Se dice già queste paroline, scegli tra quelle con sillabe differenti (mela, latte, metto, butto, mangio,…).
Facilità dei suoni articolatori
Sempre per rendere la stimolazione adeguata al suo livello di linguaggio, è meglio scegliere parole chiave che abbiano suoni che sai già che il tuo bimbo riesce a dire. Se non ha mai ancora detto nessuna parola con la F, il gattino “fuffi”, o “uffa” potrebbero non essere buone parole chiave perché troppo difficili da provare a imitare.
Tieni un diario delle sillabe o delle parole che già spontaneamente dice, scrivendo soprattutto come le dice (se dice “atto” per dire “gatto”, nel diario scriverai atto), e cerca parole chiave che abbiano quelle letterine che gli senti già utilizzare più facilmente.
Significativa
Una buona parola chiave è quella che puoi inserire in un’attività che abbia senso per il tuo bimbo.
Lo scopo non è “farlo ripetere” ma stimolarlo ad imitare spontaneamente!
Questo è possibile solo se la parola chiave assume per lui un significato in quel momento.
Quindi:
- scrivi una lista di parole chiave che abbiano tutte le caratteristiche che ti ho spiegato prima
- selezionane minimo 5 e massimo 10
- sapendo che dovrai stimolare quelle specifiche paroline, organizza delle attività in cui sai che potrai utilizzarle seguendo il principio della Ripetizione Focalizzata
Una volta che hai chiare le paroline da stimolare, puoi scegliere un libricino dove sai che ne troverai alcune, puoi fare un gioco del far finta in cui utilizzare quegli oggetti, puoi sfruttare una o più routine quotidiane come il bagnetto, la pappa, il cambio pannolino,… ciò che conta è creare tante, tante, tante occasioni di ripetizioni in attività divertenti e motivanti!
Infine ricorda:
non chiedere mai al tuo bimbo di ripetere!
Attendi i suoi tentativi di imitarti facendo una pausa lunga dopo la ripetizione focalizzata, ma non chiedere mai “ora dillo tu”, “come si dice?”, “ora tocca a te”.
Se non riesce a imitare non importa, continua con l’attività e riproponi quelle 5 paroline tante volte anche nei giorni successivi.
Trovi la tecnica della Ripetizione Focalizzata e altre 14 strategie quotidiane per aiutare il tuo bimbo a sviluppare il linguaggio, nella collana di eBook “Imparo a Parlare con Mamma e Papà”.