Quale tipologia di libro scegliere per il nostro bambino, sulla base della sua età e, soprattutto, delle sue competenze.
Grandi, piccoli, di cartone, di carta riciclata, colorati, in bianco e nero, di stoffa, morbidi, sonori,… E chi più ne ha più ne metta!
Entrare in una libreria e perdersi tra gli scaffali di libri per bambini può essere divertente quanto stressante, soprattutto se in quel momento siamo alla ricerca specifica del libro più adatto.
Eccoti allora una mini-guida su come districarti in questo labirinto!
Troverai descritte diverse tipologie di libri. Ciascuna può essere più o meno indicata in una certa fascia di età ma ricorda questo principio:
scegli sempre un libro adatto alle competenze del tuo bambino!
(Se il tuo bimbo è ancora molto piccolo, oppure trovi difficoltà nel coinvolgerlo, ti suggerisco di leggere anche questo articolo, in cui ti parlo delle strategie efficaci per abituare i bambini alla routine della lettura)
1 – Libri SENSORIALI
Sono tutti quei libricini che stimolano il bambino ad esplorare attraverso i cinque sensi.
Possono essere di stoffa o altri materiali che producono rumore quando il bambino li tocca. Possono essere in plastica per essere usati durante il bagnetto. Possono contenere delle applicazioni mobili sulle pagine, o delle superfici di differente sensazione tattile”(ruvido, liscio, una parte di peluches,…). Possono essere anche in cartone rigido, con finestrelle o pulsanti che, se schiacciati, producono suoni, rumori o versi corrispondenti alle immagini del libro.
A chi sono adatti?
- Ai bambini molto piccoli, a partire già dai 6-7 mesi, per favorire l’esplorazione e l’attenzione condivisa.
- Ai bambini che manifestano ancora la necessità di manipolare gli oggetti e i giochi: mettono in bocca, muovono, sbattono, aprono e chiudono le pagine senza avere ancora una particolare attenzione per le immagini.
- Ai bambini che, anche dopo i 18-24 mesi, non mostrano interesse per i momenti di lettura condivisa con mamma e papà, magari anche in relazione ad un ritardo nell’emergere del linguaggio verbale, e hanno bisogno di essere “attirati” attraverso dei libri ancora ricchi di stimoli sonori.
In questo senso, possono essere utili per iniziare un percorso di stimolazione guidata del linguaggio, che rientra tra le stimolazioni indirette del partent-training di cui parlo in questo articolo.
2 – Libri “PRIME PAROLE”
Sono quelli che mostrano una serie di immagini, ciascuna, generalmente, associata al proprio nome scritto.
Le immagini possono essere illustrazioni o foto, in ogni caso è molto importante che siano semplici e chiare dal punto di vista percettivo, anche se molto colorate!
Questi libri contengono le parole più familiari per un bambino piccolo, spesso raggruppate in base alla categoria (animali, cibo, oggetti, ecc…) e iniziano a costituire un primo piccolo vocabolario.
A chi sono adatti?
- Ai bambini intorno ai 12-18 mesi, che iniziano a produrre le prime paroline e che possono, così, essere stimolati ad espandere il loro vocabolario espressivo.
- Ai bambini che iniziano a prestare attenzione alle immagini del libro, che iniziano ad associarle agli oggetti reali che conoscono.
- Ai bambini che comunicano ancora molto attraverso l’indicazione e che, indicando, ci chiedono di nominare le varie figure.
- Ai bambini che conoscono poche paroline, con i quali si può giocare a trovare ed indicare la parola che ha detto il genitore, ed ampliare così il loro vocabolario.
3 – Libri DESCRITTIVI
Fanno parte di questa tipologia quei libri che raccontano delle situazioni di routine quotidiana, come il momento della pappa, il bagnetto, andare a scuola, e tanti altri momenti tipici della giornata di un bambino.
Il fatto che le situazioni proposte siano familiari e che su ogni pagina sia illustrata una singola azione, facilita al bambino la possibilità di iniziare a raccontare anche da solo una piccola storia, nella quale può anche identificare se stesso e la sua quotidianità.
A chi sono adatti?
- Ai bambini dai 18-24 mesi, che iniziano mettere in relazione le esperienze che vivono nel quotidiano con quanto raccontato nel libro
- Ai bambini che sanno già utilizzare già delle frasi per raccontare
- Ai bambini che, indipendentemente dall’età, iniziano a combinare le prime parole e usano ancora delle frasi minime di 2-3 paroline
In questo caso, questa tipologia di libri, risulta molto utile per aiutare il bambino ad espandere la frase e il vocabolario, attraverso specifiche strategie di cui ti ho parlato in questo articolo.
4 – Libri che raccontano STORIE
La caratteristica che li accomuna è quella di essere organizzati secondo una struttura ben precisa: un inizio, che presenta il protagonista alle prese con una situazione problematica, uno svolgimento, con i diversi tentativi per trovare una soluzione, e una fine che, generalmente, coincide con la risoluzione del problema.
E’ particolarmente importante scegliere un libro che sia scritto seguendo questa struttura, poiché essa fornisce al bambino un modello di organizzazione temporale delle informazioni e, soprattutto, descrive i rapporti causa-effetto, molto importanti per lo sviluppo delle competenze di logica.
Inoltre, questi libri sono molto adatti per stimolare nel bambino la comprensione delle emozioni, delle intenzioni dell’altro, la comprensione di situazioni e contesti e di significati impliciti, e tutto ciò che, man mano, può contribuire ad accrescere il suo bagaglio di conoscenza.
A chi sono adatti?
A tutti!
Sono i libri più “completi” che rappresentano l’obiettivo a cui, pian piano, accompagnare i nostri bambini, proprio perché rappresentano la tipologia che continuiamo a leggere nel tempo anche noi lettori adulti.
E’ consigliabile passare a libri di storie quando i bambini mostrano già interesse per la lettura condivisa, e magari sanno utilizzare delle frasi complete (il leone cammina nella foresta; il bambino mangia la torta, ecc) che possono permettere loro anche di raccontare la storia al posto dell’adulto attraverso le immagini.
Diversamente, il rischio è quello che, alla nostra proposta di leggere una storia, il bambino risulti annoiato, disinteressato e sfuggente: questo comportamento può indicare il fatto che la storia che gli stiamo proponendo sia troppo difficile, non soltanto in termini di contenuti, ma anche rispetto alla forma in cui è scritta.
Anche in questo caso è importante iniziare a proporre ai bambini delle storie ancora semplici nelle immagini e nella struttura del testo, come le proposte che vedi qui sotto, e man mano lasciare che la complessità cresca con loro!