Togliere il biberon è più facile se lo utilizziamo da subito in modo corretto ed evitiamo di farlo diventare un’abitudine viziata.

Nel precedente articolo abbiamo visto a cosa prestare attenzione nella scelta del biberon adatto.

Oggi voglio darti 5 suggerimenti utili a far sì che il biberon rimanga solo un ausilio di alimentazione del bambino, e non si trasformi in un’abitudine scorretta e viziata difficile da eliminare.

Si raccomanda di limitare l’uso del biberon ai primi 2 anni di vita del bambino.

Diverse ricerche hanno evidenziato come l’uso prolungato rischi di comportare alterazioni nell’anatomia della bocca (modificando muscoli, ossa, arcate dentali e palato) e nelle funzioni di masticazione, deglutizione, respirazione ed articolazione del linguaggio.

1 – Usalo solo per il latte, e solo al pasto

Spesso il biberon viene utilizzato per assumere anche altri liquidi come acqua, camomilla, ecc…: questo comporta un uso molto frequente del movimento di suzione, ed autorizza il bambino a chiedere il biberon ogni volta in cui ha sete.

Dal 6 mese, quando inizia lo svezzamento, i bambini sono in grado di utilizzare altri strumenti per bere, diversi dal biberon.

2 – Non lasciarlo a disposizione

L’uso del biberon, oltre ad essere limitato all’assunzione del latte, deve essere limitato anche al momento del pasto, in momenti precisi e luoghi adatti: in braccio o al seggiolone, secondo l’età.

Il biberon non deve essere un oggetto che il bambino porta con sé e che si trova a portata di mano durante la giornata, poiché rischia di

  • diventare una distrazione frequente dalle attività di gioco
  • ostacolare l’esplorazione dell’ambiente (il bimbo “gironzola” sempre con un oggetto in mano)
  • limitare l’uso delle mani, troppo impegnate a tenere il biberon, nel gioco e nell’esplorazione di ambienti e oggetti
  • contenere latte stantio, con conseguenti ripercussioni sulla digestione

3 – Non è una coccola prima di dormire

“Si, prende ancora il biberon ma poco, giusto la sera prima di addormentarsi”.

Non è raro che i bambini prendano questa scorretta abitudine, poiché il succhiare (così come accade nel caso del ciuccio) ha un effetto calmante e rilassante.

Il bambino associa sempre di più il biberon ad un momento piacevole di coccola e sicurezza, e non lo vedrà più solo come uno strumento di alimentazione (al pari di un bicchiere o una forchetta).

Questo instaura un’abitudine viziata difficile da togliere!

Un’abitudine che, spesso, si protrae negli anni (non è raro che permanga in bambini di 5-6 anni) con ripercussioni molto importanti su:

  • dentizione
  • sviluppo del palato
  • tono muscolare di labbra e lingua
  • respirazione
  • linguaggio articolato

Un piccolo massaggio, raccontare una fiaba, qualche minuto di un’attività tranquilla prima della nanna, sono tutte modalità di rilassamento mature e adatte ad un bambino di questa età.

4 – Non usarlo per (tua) comodità

Il biberon continua ad essere utilizzato molto spesso per praticità di noi adulti, anche ben oltre l’età raccomandata dei 2 anni.

Come al mattino, ad esempio, quando continua ad essere lo strumento per fare colazione alla svelta e senza troppi “capricci”, e non cede il posto a tazza e cucchiaio.

Certo, il passaggio dal biberon ad altri ausili maturi per alcuni bambini avviene più facilmente, mentre per altri può richiedere maggiore pazienza da parte nostra.

Ma è un passaggio necessario. Così come accade per ogni abitudine scorretta, più viene mantenuta e rinforzata, più sarà difficile (fisicamente ed emotivamente) eliminarla.

Andare insieme a scegliere una tazza per la colazione, magari con il suo personaggio preferito, o dipingerla insieme, sono alcune strategie per motivare il bimbo a questo importantissimo passaggio!

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5 – Prima i cibi nuovi, poi il latte

Dallo svezzamento in poi, utilizza il biberon al pasto solo dopo aver somministrato i cibi e le consistenze nuove, diminuendo mano mano la quantità di latte come da indicazioni nutrizionali.

I bambini spesso vengono saziati con il latte, per paura che possano non assumere abbastanza nutrienti, soprattutto quando lo svezzamento non procede in modo fluido e sereno.
Questo però instaura un circolo vizioso, poiché un bambino già restio, meno avrà fame, meno avrà interesse a provare nuovi sapori e nuovi alimenti.

Il rischio é quello di ritrovarsi, anche a 3-4 anni, una tosta selettività alimentare e prolungare oltre il dovuto l’uso del biberon e di una suzione infantile.

Piano piano, togliere il biberon sarà un processo naturale e spontaneo, e comunque più semplice!

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